Vivere nel rilassamento della fede, Vimala Thakar
Cosa succede alle cellule del cervello, come vengono
attivate nella guaritrice totalità del silenzio, è qualcosa che non so
esprimere in termini scientifici, ma è qualcosa che ho visto. Nel silenzio, si
attivano parti del cervello che non hanno nulla in comune con la memoria.
Questo è quanto di meglio io possa spiegare.
Energia abbondante, vigore e vitalità illimitati, saturano e permeano una nuova
persona la cui psiche non ha centro, nemmeno nel corpo; la cui conoscenza può
percepire senza dividere la vita in "me" e "non me".
Ancora meglio, il movimento di tale persona è come il movimento di un'onda in
seno all'acqua, non è separata e indipendente dall'oceano, anche se la sua
forma crea l'illusione che lo sia. L'individualità di questa persona è come
un'onda sulla superficie dell'oceano. E' sempre connessa con l'oceano e affonda
in esso. La totalità nella forma di un individuo è come un'onda, un'onda sulla
totalità del cosmo.
Quando ci rilassiamo nella consapevolezza dell'unità della vita, non ci
aspettiamo che accada qualcosa, perché le aspettative sono basate sul passato.
Ma a un livello più sottile, possiamo desiderare che il passato continui attraverso
il presente in qualche aspetto qualificato o modificato, e si manifesti. Il
desiderio previene il rilassamento in quanto vi è la tensione provocata dal
cercare di rilassarci mentre soffriamo di aspettative croniche circa il futuro,
circa l'ignoto. Se subconsciamente stiamo calcolando, misurando, sperando
qualcosa, allora non c'è rilassamento; c'è solo lo sforzo di trattenere il
passato mentre si esplora l'ignoto.
Il rilassamento nella fede non è solamente fisico, muscolare, neurologico, ma
scende più in profondità nella psiche. A un livello profondo voi comprendete
quand'è che è richiesto uno sforzo e quando invece non lo è. Ai livelli fisico
e psicologico voi richiedete uno sforzo dal corpo, dalla mente, dal cervello
per potervi prendere cura della vita quotidiana, e dovete imparare a compiere
questi sforzi in maniera confortevole e precisa. Ma nel rilassamento della fede
lo sforzo non ha alcun rilievo; può solo continuare il movimento condizionato
della mente e non permettere che accada alcunché di nuovo.
Voi dite: "Non posso fare nessuno sforzo ora; qualsiasi cosa avverrà, sarà
attraverso il movimento dell'intelligenza universale". Così voi aprite con
grazia tutte le porte e le finestre dell'essere e vi liberate di tutti i
calcoli e le aspettative. Allora l'intelligenza cosmica ha l'opportunità di
operare sull'intero essere. I nostri sforzi per interpretare l'inconoscibile,
l'ignoto con qualsiasi vocabolo, con qualsiasi forma di verbalizzazione,
creeranno uno schermo di condizionamenti e preverranno la comunione. Ma noi,
che siamo un prodotto della civilizzazione e della cultura, noi abbiamo
glorificato gli sforzi. Non abbiamo familiarità con questa dimensione
dell'essere in cui siamo rilassati nella fede e non abbiamo aspettative, né
prescrizioni su ciò che accadrà.
Dobbiamo sapere in anticipo cosa farà l'intelligenza universale, in che modo
modellerà ognuna delle nostre vite. Non ci piace avere delle forze che operano
su di noi senza sapere logicamente, metodicamente cosa accadrà. Abbiamo paura
di essere vulnerabili, persino la parola vulnerabilità ci mette paura.
Immaginiamo pericoli sconosciuti o inconoscibili per noi, è quanto più ci
piacerebbe che la freschezza di una nuova energia emergesse nelle nostre vite,
tanto più ci piacerebbe averne il controllo.
La nostra vita testimonia la nostra mancanza di fede, la nostra ritrosia nel
permettere alla grazia dell'ignoto di discendere in noi. Vediamo il movimento
dell'universo intorno a noi e ne deduciamo teorie elaborate, oppure componiamo
bei poemi e inni, ma non arriviamo a percepire intuitivamente che una forza
dinamica e intelligente opera in noi tutto il tempo, così come opera in
qualsiasi cosa esista. La nostra tendenza all'isolamento, alla separatezza,
alla divisione, non ci lascia riconoscere pienamente il fatto che noi siamo in
intima relazione con tutte le espressioni dell'universo e ci impedisce di
divenire consapevoli a un livello profondo che non possiamo dare ordini alla
forza cosmica dell'intelligenza.
Cerchiamo di mantenere la supremazia in molti modi sottili. Cerchiamo di
formulare piani, orari, immagini di come il divino debba manifestarsi nella
nostra vita. Anche come ricercatori spirituali dediti alla scoperta della
verità, abbiamo desideri subconsci, aspettative circa le modalità con le quali
l'intelligenza cosmica opererà su noi. Evitiamo molto abilmente di divenire
interamente vulnerabili, nonostante la vulnerabilità alla forza cosmica
dell'intelligenza sia la sicurezza stessa. Poiché la forza cosmica è
intelligente e non cieca, caotica, se le permetteremo di operare in ogni fibra
del nostro essere, troveremo la bellezza e la grazia.
Se possiamo rilassarci nella fede, nasciamo in una nuova dimensione della vita
ove tutto il patrimonio della conoscenza, dell'esperienza, tutti i movimenti condizionati
del passato divengono irrilevanti ed entrano in sospensione. L'eredità della
mente condizionata non viene distrutta, essa perde semplicemente di importanza.
Come i giocattoli con i quali giocavamo nell'infanzia perdono importanza nella
giovinezza o nella maturità, il passato perde importanza quando ci troviamo
sulle frontiere dell'ignoto. I giocattoli come i condizionamenti non sono senza
significato; essi, semplicemente, hanno perso la loro importanza per il
movimento della vita che è in noi e non offrono più lo stesso piacere. Ma sono
ancora reali, esistono ancora. Intellettualmente, psicologicamente non dobbiamo
abbandonarli o rinunciarvi; perdono semplicemente importanza nel contesto, nel
centro della nostra vita attuale.
Non so cosa ci sia da rinunciare nella vita, e cosa ci sia da acquisire, da
ottenere. In realtà nella vita noi siamo organicamente in relazione con tutto;
siamo fusi in una unità. Quando abbiamo una percezione intuitiva della
totalità dell'interezza, dell'assoluta realtà, noi rinunciamo facilmente alle
false percezioni della realtà relativa. Non è che siamo cresciuti o che abbiamo
perduto qualcosa. E' solo che abbiamo visto il vero come vero e il falso come
falso.
Quando abbiamo una percezione intuitiva dell'unità della vita, non c'è bisogno
di rinunciare a nulla. Ci rilassiamo semplicemente nella fede e lasciamo che la
forza cosmica dell'intelligenza agisca sul nostro essere. Se l'intelligenza
cosmica causa la crescita del seme che voi piantate nel profondo del cuore,
aiutandolo a germogliare; se essa aiuta il legno a contenere l fuoco in sé; se
aiuta l'acqua a rompere le più dure rocce della montagna, allora la forza
dell'intelligenza contenuta nell'universo può anche causare negli esseri umani
la trascendenza del conosciuto. Ma affinché la mutazione possa avvenire
dobbiamo essere senza paura, dobbiamo avere l'umiltà, la fede. Quando entriamo
nel mondo del silenzio trans-razionale e trans-psicologico, ciò non avviene
nell'arroganza della superiorità, ma nella vulnerabilità, nel rilassamento
della fede.
Vivere, Vimala Thakar
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