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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Al cuore dell'essere, Willy Van Lysebeth

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Lo yoga non vuole né scaricare, né reprimere le emozioni e non cerca neanche di spiegarle, in rapporto ad avvenimenti presenti o passati, né a interpretare le immagini e i pensieri che le rappresentano.  Lo yogi va dritto al cuore, si spoglia di tutte le possibili elucubrazioni mentali, di tortuosi ragionamenti critici, tipici della mente umana, che potrebbero derivare dall'osservazione - ascolto della sensazione corporea e mira esclusivamente a reperire in modo staccato, da testimone osservatore, la sorgente delle tensioni emozionali e delle loro manifestazioni, nell'essenzialità pura. Attraverso l'esercizio\ascolto del soffio, lo yogi trasforma l'energia impegnata nella genesi dell'emozione. Tramite un allenamento dell'attenzione, unito al distacco sensibile, può navigare anche sui mari agitati, impetuosi, colorando i flussi emozionali: ciò sta a significare chiaramente che le inflessioni del respiro, i suoi ritmi, le tensioni e sospensioni respiratorie rappre