Trattamento craniosacrale
Le origini del
trattamento craniosacrale
La terapia craniosacrale affonda le proprie radici nell'osteopatia, fu il dott. W. G. Sutherland (1873-1954) a definire il
concetto di osteopatia cranica. Egli riconobbe i movimenti ritmici del cranio e
sentì anche i movimenti ritmici nel cervello, nelle meningi, nel liquido
cerebrospinale e nel sacro.
Secondo la sua ipotesi questi
movimenti erano provocati da un meccanismo respiratorio primario, ossia una
respirazione originaria interna, atta a regolare e rigenerare l'organismo.
Il termine "terapia
craniosacrale" fu usato per la prima volta negli anni '70 dall'osteopata e
chirurgo americano dott. John E. Upledger (1932-2012). Il termine
"craniosacrale" è composto da "cranio" e "sacro"
(osso sacro). Upledger svolse un intenso lavoro di ricerca e scrisse
opere innovatrici sulla terapia craniosacrale, fondamentali per lo
sviluppo del metodo della terapia craniosacrale.
Breve descrizione del metodo
Al centro dell'attenzione vi è
il lavoro terapeutico incentrato sulle risorse profonde insite in ogni persona,
infatti la terapia craniosacrale confida sulla capacità di
autoregolazione dell'organismo.
Struttura e funzione si
influenzano reciprocamente, ogni processo in atto a livello fisico, psichico o
sociale influisce contemporaneamente sugli altri livelli.
Il respiro vitale mette
l'essere umano in contatto con le sue risorse più profonde. Esso contiene anche
un'intelligenza innata, un progetto, che ordina la forma umana e mantiene
questo ordine.
La guarigione avviene in
collaborazione tra terapista e cliente, in un'interazione che accresce le forze
di autoguarigione del cliente e favorisce l'autopercezione. L'operatore di
terapia craniosacrale offre aiuto all'autoaiuto, per arrivare a un'acquisizione
di competenze da parte del cliente affinché possa mantenere la propria salute.
Il ruolo del terapista è l'accompagnamento
ricettivo e l'assistenza neutrale ai processi che hanno luogo.
La seduta
Una seduta dura dai 40 ai
60 minuti, consta di momenti di valutazione e ascolto del ritmo del
respiro primario, alternati a momenti di intervento che si svolgono con
tocchi leggeri delle mani sul sistema osseo, di mobilitazioni con le mani e le
dita sul sistema fasciale e, a volte, di prese delicate all'interno della
bocca. L'operatore si focalizza sulle parti del
sistema cranio sacrale per riequilibrare il ritmo della respirazione
primaria ed eliminare le contratture e i blocchi che si formano
in caso di stress, disturbi, dolori, traumi o infortuni. Lo scopo del
massaggio cranio sacrale è riattivare la circolazione e
l’omogeneità del respiro o ritmo insito al sistema cranio sacrale,
favorendo l'integrazione tra corpo, mente e spirito.
Il contatto presente dell'operatore e le varie fasi di ascolto e
arresto del respiro primario, inducono nel cliente uno stato di rilassamento e
facilitano l'incontro con la quiete profonda.
Benefici
Il massaggio cranio
sacrale è in grado di agire profondamente sul sistema nervoso,
influenzando sia il sistema ormonale che quello immunitario,
favorendo una riorganizzazione a livello mentale e fisico,
permette di riequilibrare situazioni di stress, ansia e,
in generale, affaticamento mentale ed emotivo e stimola le capacità
di auto guarigione del corpo.
Il mio incontro con la terapia craniosacrale
Alla mia prima seduta di craniosacrale come cliente,
l'operatrice ad un tratto si ferma, mi guarda e mi dice: "Perché non lo
fai tu?".
Perplessa e incuriosita, le
chiedo come mai mi dice questo e lei afferma che la domanda - suggerimento le è
venuta da sé. Sono passati alcuni anni da allora...
Anno
dopo anno l'impegno e l'interesse nell'apprendimento del massaggio sono
diventati una costante della mia vita. Nella mia apparente indifferenza, il
semino di quella domanda si è fatto spazio in me, finalmente nel
2014 mi iscrivo alla formazione di "Craniosacrale" con Antonio Magrin.
Sin dal primo momento è stato un percorso nella fiducia: fiducia
in quello che sento, fiducia nel sentire. E' la percezione più sottile e
delicata a guidarmi attraverso uno spazio liquido, dove non c'è altro da fare
che affidarsi all'ascolto e seguirlo.
Nella sua delicatezza, questa tecnica si fonda
su solide origini medico-scientifiche, questo appaga il mio bisogno di
riferimenti logico-razionali insieme alla necessità di un approccio lieve,
silenzioso e profondo.
"La terapia craniosacrale, nella sua forma più amorevole, è
un viaggio intrapreso da due o più persone in stato di quiete verso un livello
dell'essere dove non vi è patologia." Mike Boxhall
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