Centri vitali simili ai loti, Sri Anandamayi Ma

 


Sri Ma e Bholanath erano seduti e sul pavimento erano disegnate alcune immagini. Bholanat disse: "Vostra Madre ha disegnato queste immagini dei centri vitali all'interno del corpo." 

Udendo ciò Ella disse: "Mentre camminavo, verso mezzogiorno mi sono seduta qui in una posizione yoga e ho visto alcuni centri vitali simili ai loti, dal centro più alto nel cervello giù lungo la spina dorsale fino al punto più basso, a pochi pollici di distanza uno dall'altro. Ho visto chiaramente che a partire dall'estremità inferiore della spina dorsale vi sono tanti centri sottilissimi, dei quali solo sei principali sono stati disegnati qui. Non li ho disegnati deliberatamente, la mano si è mossa da sola sul pavimento e così sono venute fuori queste figure. 

Dovete sapere che attraverso questi centri vitali di nervi che s'intrecciano operano impulsi ereditari, le tendenze acquisite, le emozioni, i vari stimoli, i cicli di pensiero, le nozioni di vita e di morte, ecc., che dal centro cerebrale più alto scendono verso il basso in risposta agli stimoli degli organi dei sensi. Correnti di vita e di fluido vitale scorrono velocemente o lentamente attraverso questi canali e guidano i processi vitali e le correnti di pensiero dell'uomo. Come vedete che si compenetrano la terra, l'acqua, il fuoco, l'aria e lo spazio oltre l'atmosfera, così anche questi sei centri principali sembrano stare l'uno sull'altro nel corpo ma operano in mutua interdipendenza come una catena vitale. Un po' di riflessione vi convincerà che l'energia vitale ascende nei centri superiori del corpo quando i vostri pensieri sono puri e pieni di gioia. Come sapete che in fondo a un pozzo c'è una sorgente d'acqua, che un serbatoio mantiene costante la sua riserva, che l'energia vitale di una pianta si trova sottoterra nel fondo delle radici, così nel punto più basso (muladhara) della colonna vertebrale giace addormentata la fonte delle potenti forze vitali che derivano fondamentalmente dal sole, da dove sgorgano i ruscelli della vostra vita. Quando con grande pazienza e purezza vi sforzate di purificare i vostri veicoli interni ed esterni, le vibrazioni risultanti dai vostri pensieri colpiscono centri sempre più alti, liberando la loro tensione e rilasciando la forza vitale trattenuta nel centro più basso per cercare un'uscita verso l'alto. Allora l'apatia, i bisogni primari e i samskara del devoto svaniscono gradualmente, come la nebbia davanti ai raggi di sole. Insieme allo scioglimento di questo blocco, comincia ad allentarsi l'attaccamento agli oggetti dei sensi e la vita interiore inizia a prendere forma.

Quando la spinta ascendente della forza vitale raggiunge il centro tra le sopracciglia, la corrente interiore dell'energia vitale scorre uniformemente con facilità e purezza in tutto il corpo, con il risultato che il devoto comincia a realizzare qualcosa della natura dell'ego, del mondo e della creazione. Se un uomo rimane in questo stadio per molto tempo, tutte le inclinazioni e gli stimoli prenatali ereditati diventano a poco a poco sempre più deboli; la sua mente raggiunge livelli di contemplazione sempre più alti, centri di forza vitale sempre più profondi. 

Se il devoto va oltre il centro vitale più alto, situato tra le sopracciglia (dvidala cakra), i suoi poteri mentali s'immergono nel sovrannaturale, il suo ego si dissolve nel mahabhava e trova eterno rifugio in svarupa; allora va in samadhi, uno stato di perenne beatitudine. 

Appena i vari centri vitali iniziano ad aprirsi, all'interno vengono percepiti diversi suoni. Il devoto ode suoni di conchiglie, campane, flauti, etc., che si fondono nel ritmo cosmico dell'unica voce del silenzio infinito. In questo stadio nessun pensiero od oggetto del mondo esterno può distrarre la sua attenzione. Mentre avanza, il suo essere si dissolve nelle profondità senza fine della musica beata che pervade l'intero universo, e trova eterno riposo.

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Non ho letto di questi centri in alcun libro né ho mai udito parlare di essi. La descrizione che ho dato proviene dalla mia esperienza. 

I colori dei centri vitali che vedi sui disegni sono solo tinte esterne. Questi plessi sono composti della stessa sostanza del nostro cervello, ma le loro forme, strutture e funzioni variano. Ciascuno ha le proprie caratteristiche particolari e qualità distintive come l'occhio, l'orecchio, l'ombelico o anche le linee del palmo della mano. In essi vi è il gioco sempre mutevole di vari suoni e colori, e vi sono i simboli chiamati mantra-seme, che sono il risultato naturale del movimento della forza vitale.

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Quando una persona prega regolarmente, fa i puja e le pratiche yoga, medita e riflette sulle più alte verità dell'esistenza con sufficiente concentrazione e fermezza, la sostanza mentale si purifica, i pensieri si affinano e i centri si dischiudono."


Vita e insegnamenti della Madre Permeata di Gioia, Sri Anandamayi Ma


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